E’ emergenza in Grecia, dove migliaia di profughi – perlopiù siriani – tentano di entrare dalla Turchia, dopo che Erdogan ha aperto i confini.
E’ stato di massima allerta in Grecia, dove non si placa la pressione di migliaia di profughi provenienti dalla Turchia.
Scontro Grecia-Turchia
“Il nostro consiglio di sicurezza nazionale ha deciso di innalzare a massimo il livello di protezione alle frontiere“, ha detto il premier greco Kyriakos Mitsotakis al termine di una riunione di governo. Atene ha quindi deciso di rafforzare le pattuglie alle frontiere marittime e terrestri e di sospendere le richieste di asilo per coloro che entreranno illegalmente nel Paese, ha aggiunto il portavoce del governo Stelios Petsas.
“Dalle 6 di sabato mattina alle 6 di domenica – ha riferito una fonte di governo citata dall’Ansa – sono stati impediti 9.972 ingressi di irregolari nella zona di Ervos“.
Il “via libera” di Erdogan
La situazione è precipitata dopo che Ankara ha deciso di aprire le frontiere per permettere ai profughi siriani, afghani e iracheni di superare il confine di Pazarkule. Immediata, però, la reazione di Atene che ha bloccato quasi 10mila persone che erano in arrivo dallo Stato confinante.
Tafferugli al confine
Un piccolo gruppo di profughi ha lanciato pietre contro gli agenti di polizia al di là della frontiera dove si sono registrate alcune schermaglie dopo che i poliziotti si sono rifiutati di farli entrare.